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2 febbraio 2012

Dalla Carta dei Servizi alla CIE

Preparatevi ad avere il portafoglio più leggero, ma questa volta potrebbe non trattarsi di un prelievo di vostri soldi. Potrebbero essere alcune tessere a prendere la via dell'estinzione per essere incorporate nella carta d'identità elettronica, CIE per gli amici. Prima tra tutte, stando al decreto legge sulle semplificazioni entro tre mesi, il primo a sparire sarà il tesserino sanitario, quella che noi in Lombardia abbiamo imparato a chiamare con il nome di Carta Regionale dei Servizi (CRS).

Dalla CRS alla CIE

Se ancora non vi si rizzati i capelli in testa, allora provo a ripetere il concetto. Con l'introduzione in massa della CIE, andranno a sparire anche le carte ausiliarie dei servizi, inclusa la CRS che attualmente chi vive vicino al confine Svizzero può utilizzare per ottenere lo sconto sul carburante. Nemmeno un anno da quando (4 aprile 2011), con una motivazione simile e benefici ancora tutti da dimostrare, abbiamo mandato in pensione la Carta Sconto per passare alla CRS. Vi ricordate le file agli sportelli delle ASL e degli uffici comunali e tutti gli sportelli che sono stati appositamente aperti per l'occasione? Vi ricordate le noie per l'assegnazione del codice PIN che almeno una volta su due si rivelava errato e comunque non compatibile con il lettore del benzinaio? Mio suocero era entrato in un circolo vizioso di code agli sportelli che era tentato di prendere il tesserino regionale e mangiarselo in salmì.

Se vi ricordate tutte queste recenti opere di semplificazione, tenetevi pronti perché il balletto sta per ricominciare, anno nuovo, tessera nuova. Se non ve li ricordate, perché eravate riusciti ad archiviarli nell'oblio, allora ben svegliati in questo incubo.

In genere tutte queste avventure di modernizzazione del Paese finisco con un nulla di fatto e ormai uno dei motti più utilizzati è: loro (i politici) parlano parlano, ma poi tanto non si farà. Stando a questo articolo apparso sulla Provincia di Como, il passaggio dovrebbe avvenire in tempi brevi, si parla di 3 mesi per integrare la CRS sulla CIE. E qui mi vengono spontanee un paio di domande: vuol dire che tutti noi che abbiamo ancora la carta d'identità cartacea dobbiamo correre in Comune, sborsare 20 euro e farci la nuova CIE se vogliamo fare il pieno agevolato? Oppure è solo per chi ha già la CIE? E il canone annuo che abbiamo pagato per la CRS? Ci sarà da richiedere un nuovo PIN? Si dovranno "ricaricare" sulla nuova tessera anche le altre vetture per cui avevamo già fatto la file per la CRS?

Per carità, io non sono contro la modernizzazione, anzi ben venga anche nel Bel Paese, ma attenzione a non voler strafare e soprattutto cerchiamo di programmare meglio queste semplificazioni per il bene del cittadino e delle istituzioni.

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2 commenti:

  1.  Che io sappia il progetto CIE è naufragato. Doveva essere fatta con una tecnologia speciale (anticontraffazione) e per quello costava 20 euro, poi per via dei costi avevano deciso di farla di pvc normale come le patenti, e senza la protezione data dall'impronta digitale. Sarebbe costata come quella cartacea. Certo che 14 anni di progetto costato milioni e buttato all'aria senza fare niente è costato di più che fare il progetto originale. E avremmo avuto una CIE identica in tecnologia alla Green Card americana che è un gioiellino di tecnologia e sicurezza (anche per altri servizi, visto che ha oltre 1 MB di spazio sicuro all'interno.

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  2. Guarda Nico Debunk, non so che dirti... in un Paese dove gli sprechi sono all'ordine del giorno e il fare e il disfare sono l'attività preferita dei nostri politici non mi stupirebbe affatto che sia tutto finito nel dimenticatoio. 

    Quello che mi sembra strano, ammesso che qualcosa di vero ci sia, è come pensino di trasferire la carta regionale dei servizi, che ha un minimo di "intelligenza a bordo" su un pezzo di pvc. 

    Staremo a vedere, io intanto mi tengo stretto il mio straccetto di carta con la foto incollata male!

    RispondiElimina

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