Cerca nel blog

Loading

29 giugno 2008

Mio Dio che viaggio!

Ieri siamo rientrati a casa da Mosca, tranne l'Ing che invece e' andato direttamente ad Helsinki dove lo aspetta un'altra settimana di conferenza. Non sappiamo ancora come sia andato il suo viaggio, a parte la rotella rotta della valigia, ma il nostro e' stato proprio una gran fatica!

Tutto e' iniziato con un viaggio in Taxi dall'albergo all'aeroporto. L'amico Sasha ci aveva raccomandato di non fidarsi dei tassisti trovati in strada, ma sempre di rivolgersi alla hall dell'albergo per avere un tassista ufficiale, affidabile e sicuro. Cosi' senza indugi, non ho nemmeno guardato fuori dall'albergo per vedere se c'erano dei tassisti in attesa, sono andato alla reception e ho chiesto un taxi per l'aeroporto. La signora mi ha detto che ci sarebbe voluto una mezz'oretta, ha fatto una chiamata con il cellulare e mi invitato ad attendere nelle vicinanze.
Puntuale, dopo mezz'ora, arriva un ragazzino che ci aiuta a caricare i bagagli sulla sua auto che non mostra nessuna insegna o simbolo identificativo del taxi. Abbiamo capito che l'autista era forse il figlio o comunque il parente della signora della reception, poco male pero', perche' ci ha subito consegnato una ricevuta con l'importo concordato. Il problema e' che il tipo si credeva il primo pilota di formula uno russo e ha dato dimostrazione di quanto sia piu' pericoloso il tragitto in auto verso l'aeroporto rispetto al successivo viaggio aereo. Nel tentativo di evitare una coda, si e' infilato nel posteggio di un supermercato, ha percorso la stretta stradina ad una velocita' folle per poi piantare una frenata con forte stridore di gomme per evitare la collisione con una grossa jeep intenta a posteggiare. Quando siamo arrivati all'aeroporto ho tirato un respiro di sollievo: la parte pericolosa del viaggio era finita.

Mentre siamo in coda per il controllo pre-checkin discutiamo se tutti questi controlli sulla nostra identita' siano veramente utili alla sicurezza dei passeggeri o siano semplicemente un retaggio dei tempi che furuno. La signora del check-in, con una pettinatura super cotonata, ci informa che non possiamo caricare i bagagli perche' il nostro volo Mosca - Amsterdam avra' un po' di ritardo e non ci puo' assicurare che poi le valige vengano correttamente trasbordate sul volo per Milano. Nell'attesa che ci consegnino le carte di imbarco, notiamo che la persona di fianco a noi e' Guus Hiddink, l'olandese allenatore della squadra Russa. Ero tentato di chiedergli un autografo, ma un minuto piu' tardi e' stato assalito da uno sciame di bambini che gli chiedevano una firma, una dedica o una foto quindi ho lasciato perdere...

Come gia' preannunciato il nostro volo e' partito con piu' di un'ora di ritardo e anche se il pilota ce l'ha messa tutta non siamo riusciti ad arrivare ad Amsterdam in tempo per prendere il volo in coincidenza per Milano. Anzi, non eravamo ancora atterrati che gia' la solerte assistente di volo aveva annunciato che i passeggeri diretti a Malpensa erano stati riprenotati sul volo delle 20.35. Purtroppo quando sono riuscito ad avvertire Francesca del cambio volo, lei era gia' nei pressi di Malpensa e quindi e' dovuta tornare indietro.

Ad Amsterdam, ci siamo rifocillati mangiando una squisita zuppa cinese con gamberetti e germogli di soja, degna conclusione di una settimana in cui quasi sempre abbiamo mangiato alla orientale. Ma le sfighe non erano ancora finite, perche' mentre ci imbarcavamo sul volo per Milano, anche la mia valigia ha avuto un piccolo problemino! Il manico estraibile che ne facilita il trasporto sulle rotelle si e' bloccato e non si e' piu' riusciti a farlo rientrare nella sua sede. Come se non bastasse quando la hostess e' passata a distribuire qualcosa da bere, mi si e' accidentalmente rovesciato un bicchiere d'acqua che mi ha letteralmente inondato e ha anche inzuppato la mia vicina di posto che si incazzata a morte.

In conclusione, siamo ritornati a casa lasciando la grande terra russa alle nostre spalle. Una terra dai molti volti e dalle mille contraddizioni che a lungo restera' nella nostra memoria. Nei prossimi giorni, raccoglieremo da tutti i partecipanti al meeting le fotografie e video in modo che tutti voi possiate ammirarli.

Chiunque può lasciare commenti su questo blog, ammesso che vengano rispettate due regole fondamentali: la buona educazione e il rispetto per gli altri.

Per commentare potete utilizzare diversi modi di autenticazione, da Google a Facebook e Twitter se non volete farvi un account su Disqus che resta sempre la nostra scelta consigliata.

Potete utilizzare tag HTML <b>, <i> e <a> per mettere in grassetto, in corsivo il testo ed inserire link ipertestuali come spiegato in questo tutorial. Per aggiungere un'immagine potete trascinarla dal vostro pc sopra lo spazio commenti.

A questo indirizzo trovate indicazioni su come ricevere notifiche via email sui nuovi commenti pubblicati.

0 commenti:

Posta un commento

Chiunque può lasciare commenti su questo blog, ammesso che vengano rispettate due regole fondamentali: la buona educazione e il rispetto per gli altri.

Per commentare potete utilizzare diversi modi di autenticazione, da Google a Facebook e Twitter se non volete farvi un account su Disqus che resta sempre la nostra scelta consigliata.

Potete utilizzare tag HTML <b>, <i> e <a> per mettere in grassetto, in corsivo il testo ed inserire link ipertestuali come spiegato in questo tutorial. Per aggiungere un'immagine potete trascinarla dal vostro pc sopra lo spazio commenti.

A questo indirizzo trovate indicazioni su come ricevere notifiche via email sui nuovi commenti pubblicati.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...